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Rassegna (stampa online)

14/11/2025 | Quotidiano Sanità

Straordinari infermieri, ecco perché l’Agenzia delle entrate rischia di affossare il rilancio della professione e del Ssn

Mentre si discute la manovra 2026, insorge un problema serio che rimanda alla passata legge di Bilancio e che rischia di vanificare con un colpo di spugna quella piccola ma importante boccata d’ossigeno in termini di retribuzioni ottenuta dagli infermieri.

Apprendiamo, infatti, che a seguito della risposta della Direzione generale dell’Agenzia delle entrate a un’istanza d’interpello, le aziende sanitarie, su input delle Regioni, conguaglieranno con le buste paga di novembre e dicembre il corrispettivo del mancato versamento Irpef legato alla tassazione agevolata al 5% per lo straordinario svolto in regime di pronta disponibilità.
Si tratta di una decisione di cui non riusciamo davvero a comprendere la ratio. Non ne condividiamo innanzitutto la lettura sul piano giuridico. L’Agenzia delle entrate, chiedendo agli infermieri i soldi indietro, sostiene che la norma contenuta nella legge di Bilancio 2025 detassava solo lo straordinario che si richiama all’articolo 47 del Ccnl del comparto 2019-2021 (lavoro straordinario) e non all’articolo 44 (servizio di pronta disponibilità).
Una questione di lana caprina, a nostro avviso, dal momento che l’articolo 47 rimanda al 44 nella determinazione dei limiti individuali (comma 5). Come Nursind, crediamo inoltre che [...]

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